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Ruggero Brambilla: Blog ufficiale

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RIFUGIO MOTTA - 14/10/2011


                     Il nuovo rifugio Motta,... la rappresentazione della tranquillità!

DETTAGLIO: con partenza dal parcheggio sulla strada per Franscia

DIFFICOLTA’: Media

DURATA TOTALE: 3,30 h.

PERIODO CONSIGLIATO: Primaverile, Estivo, Autunnale.

VOTO SENTIERO: 3

VOTO PANORAMA: 3

DISLIVELLO: 850 m.

QUOTA MASSIMA: 2236 m.

DESCRIZIONE: Il rifugio Motta è una struttura recentemente ristrutturata, ma che conserva nel suo profondo i sapori e i ricordi che aveva la vecchia costruzione, una piccola baita fumosa, ma famigliare che per anni ha offerto ospitalità agli escursionisti e agli sciatori.
Il rifugio infatti è posto vicino alla funivia Snow Eagle e a ridosso della pista da sci che scende dalla vicina cima Motta ( o Sasso Alto 2336 m.) e che porta sino al Rifugio Sasso Nero a Chiareggio.
La ristrutturazione ha fatto sorgere sulla pianta del vecchio rifugio una costruzione calda, giovane ed accogliente, con inserti di vetro nelle pareti e legno chiaro e bene trattato per le travi senza stravolgere l’ idea di rifugio di montagna.
Il sentiero iniziale è quello che ci porta al rifugio Alpe Ponte ( vedi scheda relativa ), ma 5 minuti prima di arrivare al Ponte un cartello ci indirizza nel bosco e su di un sentiero che si divincola fra gli alberi raggiungiamo Cima Sassa, una balcone erboso con alcune case.
Poi si ricomincia a salire e tagliando il fianco della montagna e passando sotto le pareti di roccia che servono da palestra d’ arrampicata in un paio d’ ore giungiamo al rifugio.
Da lì osserviamo la Valmalenco per intera con i suoi paesi, alle spalle il Bernina e con un buon occhio, o magari un binocolo, possiamo vendere anche il Marco e Rosa.

NOTE: Il rifugio lo si raggiunge anche in 10 minuti se utilizziamo la funivia. Oppure arrivando dal lato opposto partendo dal Rifugio Sasso Nero e seguendo il sentiero che in due ore lo collega. ( sentiero brutto perche ricalca la via della pista da sci.) 

CURIOSITA': ..se la curiosità vi spinge ancora avani non potete fare a meno di andare a visitare la Cima Motta, detta anche Redentore. In soli 20 minuti aggiungiamo un nuovo timbro al libro immaginario delle nostre conquiste alpine.

REGIONE: Lombardia.

PROVINCIA: Sondrio.

PUNTI D' APPOGGIO: Rifugio Motta, rifugio Alpe Ponte.



Dalla cima Motta si vede il rifugio e l' arrivo della Snow Eagle.



Se guardiamo bene si vede il Marco e Rosa...se guardiamo davvero bene.



In basso il lago Palù e anche il suo rifugio.



Il palù ai piedi del Sasso Nero.
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PIZZO CASSANDRA - 12/10/2011


                             Ai piedi del ghiacciaio, solo lui ci divide dal Cassandra.

DETTAGLIO: con partenza da Chiareggio

DIFFICOLTA’: Difficile (alpinismo)

DURATA TOTALE: 10 h.

PERIODO CONSIGLIATO: Estivo, Primaverile.

VOTO SENTIERO: 4

VOTO PANORAMA: 4

DISLIVELLO: 1600 m.

QUOTA MASSIMA: 3234 m.

DESCRIZIONE: La partenza è da Chiareggio, si raggiunge il rifugio Gerli-Porro e successivamente il Ventina ( è possibile pernottare in uno di questi rifugi ed evitare così 45 minuti di camminata e 300 m. di dislivello.) e da quì ci si inoltra nella valle del ghiacciaio, seguendo il sentiero ghiacciologico e notando la corsa al ritiro che ha intrapreso. In poco più di un ora tocchiamo il primo ghiaccio, ci imbraghiamo, leghiamo e ramponiamo e saliamo sul ghiacciaio mirando il passo cassandra (3097 m.). Zizzaghiamo fra i crepacci e creando curve ampie cerchiamo di salire al passo illudendo l’ enorme pendenza che lo scioglimento dei ghiacci ha creato.
Sono trascorse 4 ore, siamo al passo, ora ci aspetta la roccia. Seguiamo la cresta della montagna e ci troviamo a dover superare subito i due dei 4 punti difficili che gradano questa arrampicata al 3° grado.
Uno spuntone da aggirare ed una paretina da discendere, poi un camino a gradinate e una parete insidiosa da superare…. Niente di estremo, ma visto l’ ambiente severo e l’ esposizione non è una cosa alla portata di tutti. Saliamo legati e procredendo creando sicurezze veloci, ma indispensabili.
Superiamo l’ anticima, poi un piccolo accumulo di neve non pericoloso….e poi la cima.
Per chi vive a Caspoggio, Lanzada, Ponte sa che il Cassandra è dove il sole va a nascondersi prima di lasciar spazio alla luna nella romantica alternanza del giorno con la notte, sa che il Cassandra è quella figura forte e scura sul cielo che tramonta con le sue sfumature , sa che il Cassandra è quella presenza grande che ti osserva sempre come un maestro che vuole insegnarti la perseveranza….e saper di essere lì e guardare la valle è come sentirsi un po’ Cassandra.

NOTE: Essendo un ghiacciaio, va affrontato con tutte le precauzioni che questo tipo di terreno necessita. La cresta finale è comunque un' arrampicata per gente che ha le conoscenze anche minime e la minima pratica.
Conviene comunque chiedere ai gestori dei rifugi lo stato del ghiacciaio e gli eventuali crepacchi.

CURIOSITA': ...

LOCALITA' DI PARTENZA: Parcheggio in basso a Chiareggio.

REGIONE: Lombardia.

PROVINCIA: Sondrio.

PUNTI D' APPOGGIO: Rifugio Gerli-Porro, rifugio Ventina.



Al passo Cassandra togliamo i ramponi e ci aspetta la cresta.



Ormai siamo nel pieno del ghiacciaio.



Il panorama oltre il passo...rocce e i laghetti Cassandra.
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MONTE CONERO - 28/06/2011


                                     ...il monte Conero cade nel mare all' improvviso!

DETTAGLIO: con  partenza dall' ex convento dei camaldolesi

DIFFICOLTA’: Facile

DURATA TOTALE: 2,30 h.

PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l' anno.

VOTO SENTIERO: 2

VOTO PANORAMA: 4

DISLIVELLO: 300 m.

QUOTA MASSIMA: 560 m.

DESCRIZIONE: Nella semplicità del promontorio del Conero, si celano diversi misteri. Dubbi e incertezze che hanno attraversato i secoli.
La leggenda dello spirito della grotta del mortarolo, poi di si parla di cavalieri neri, anime che vagano senza pace, e di "fuochi" apparsi all'improvviso e spaventose apparizioni.
Per finire poi si parla di paranormale, di una spece di area 51 italiana, di una zona militare scavata all' interno del monte dove si nascondono segreti, ...oppure una base militare oppure una quasi abbandonata polveriera.
Tutto questo incorniciato da un mare immenso ed un cielo magico che si abbracciano alle coste del Conero.
Questo che vi stiamo proponendo non è un percorso, ma tante idee fra le quali scegliere.
La spiaggia delle due sorelle, raggiungibile in un paio d' ore da Fonte d' olio; La spiaggia dei sassi neri, da Sirolo in mezzoretta;
La grotta del Mortarolo, dall' ex convento in un ora.
Per capire e trovare meglio i sentieri è opportuno farsi aiutare dai numrosi cartelli esplicativi o dalle mappe facilemente reperibili nelle varie Aziende di promozione turistiche.

NOTE: Nonostante ci troviamo vicini al mare, stiamo percorrendo dei sentieri a tratti anche ripidi. Sono vietate le ciabatte, si consiglia almeno una scarpa da tennis, se non addirittura da trekking.

CURIOSITA': La cima del monte conero è interdetta ai civili visto che si trova una base militare, un giro comunque nei dintorni ci permetterà di osservare una natura veramente incontaminata.

LOCALITA' DI PARTENZA: dall' ex convento dei camaldolesi.

INDICAZIONI SENTIERO: -

LOCALITA' D' ARRIVO: -

REGIONE: Marche.

PROVINCIA: Ancona.

PUNTI D' APPOGGIO: Bar ex convento camaldolesi



Le spiaggie di Sirolo, Numana.



La spiaggia dei sassi neri, con i precari omini creati dai turisti.



Il Conero e le colline circostanti nella panoramica da Loreto.
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MONTE GRONA - 10/04/2011


                             Il versante sud-est sul quale sale l' intera via ferrata.

DETTAGLIO: via ferrata centenario C.A.O. Como.

DIFFICOLTA’: Ferrata impegnativa.

DURATA TOTALE: 5 h.

PERIODO CONSIGLIATO: Primaverile, estivo, autunnale.

VOTO SENTIERO: 4

VOTO PANORAMA: 4

DISLIVELLO: 600 m.

QUOTA MASSIMA: 1736 m.

DESCRIZIONE: Il monte Grona, con le sue guglie calcaree e le su pareti verticali, offre istantanee molto simili ad altri colossi vicini più famosi come la grigna o il resegone.
Nonostante l' altezza non elevata, è una meta ambita e interessante per chi vuole gustare una visuale sul lago di Como di rara bellezza.
La cima è raggiunta da un sentiero normale, dalla direttissima, che lo taglia zizzagando con velocità, e da una ferrata che lo percorre verticalmente.
Quest' ultima via risulta molto bella, divertente e ben attrezzata. Certo non bisogna prenderla troppo con leggerezza, anche perchè la durata e l' esposizione ci portano ad affaticarci molto.
Non presenta tratti estremamente impegnativi, ma una costante difficoltà con due uscite "di sicurezza" ben posizionate che ci portano sulla direttissima.
Attrezzata con cavo e catena offre la possibilità di un' arrampicata naturale e anche fuori via.
 
NOTE: Una ferrata non per principianti...anche se ben attrezzata, sicura e con vie d' uscita...una ferrata è sempre una ferrata! Il sentiero normale non è un disonore.

CURIOSITA': Al rifugio Menaggio potete chiedere informazioni sulla ferrata e sui dubbi che vi assillano, trovere un gestore molto disponibile che non lesinerà sulle spiegazioni...cordiale.

LOCALITA' DI PARTENZA:Fine della strada oltre Monti di Breglia, Plesio.

INDICAZIONI SENTIERO: Sentiero basso o alto per rifugio Menaggio, poi per la ferrata.

LOCALITA' D' ARRIVO: Cima Monte Grona.

REGIONE: Lombardia.

PROVINCIA: Como.

PUNTI D' APPOGGIO:Rifugio Menaggio.



L' attacco della ferrata alla base della prima torre.



Le pareti sono quasi verticali e la fatica si fa sentire se non si dosano bene l' energie.



Il Bregagno ( 2107 s.l.m.) e il Bregagnino (1905 s.l.m.), sulla dorsale che continua oltre il Grona.



Il lago di Como e il lago di Lugano, in un 180 gradi di puro stupore.



Io, Nora ( cameriera modello), Dario ( gestore d' altri tempi ) e Paolo ( denominato Ezio Catena )....una giornata indimenticabile.
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CIMA LA CROCE - 05/04/2011


                                    Una chiesetta e sullo sfondo la cima.

DETTAGLIO: con partenza da Cornalba.

DURATA TOTALE: 5,30 h.

PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l' anno.

VOTO SENTIERO: 3

VOTO PANORAMA: 3

DISLIVELLO: 1100 m.

QUOTA MASSIMA: 1978 m.

DESCRIZIONE: La salita alla cima la croce è un escursione che pur necessitando di 3 ore e mezza, non presenta nessuna difficoltà.
Alto solo 50 metri in più, il monte Alben ci osserva con sufficenza, mentre penrcorriamo il suo fondo valle. Il nostro sentiero sale per il passo la forca, su di una traccia che anche in inverno risulta sicura e lontana da pericoli. Giunti al passo, siamo colti di sorpresa dal bivacco Nembrini, una specie di bivacco-trincea accogliente e molto particolare. A questo punto il sentiero sale fra le rocce, zizzagando verso la croce in ferro, la meta ambita.

NOTE: La salita al monte croce puo' essere un ripiego durante la stagione invernale se le condizioni della neve non consentono la salita all' Alben.

CURIOSITA': -

LOCALITA' DI PARTENZA: Cornalba, Val Brembana

INDICAZIONI SENTIERO: 503

LOCALITA' D' ARRIVO: Cima la croce.

REGIONE: Lombardia.

PROVINCIA: Bergamo.

PUNTI D' APPOGGIO: Bivacco Nembrini.



Dal Bivacco Nembrini lo sguardo torna al sentiero da dove giungiamo.



Daniele e Massimo...un misto fra appagamento e senso d' incompiuto.



A sinistra la cima la croce e a destra l' Alben, in mezzo il passo la Forca, la nostra via.
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